La solfatara
I Campi Flegrei sono costituiti da quaranta vulcani e la solfatara di Pozzuoli è uno di questi.
L’antico cratere della Solfatara si trova a tre chilometri dal centro della città di Pozzuoli ed è in stato quiescente conservando da circa due millenni un’attività di fumarole di anidride solforosa, con getti di fango bollente ed una elevata temperatura del suolo. La Solfatara ha una forma ellittica e la parte più alta della cintura craterica, chiamata monte Olibano, è posta a centonovantanove metri. Il fondo del cratere invece è posto a novantadue metri sul livello del mare. La formazione della Solfatara è avvenuta 3.700-3.900 anni fa. Durante l’epoca imperiale romana era identificata come la dimora del dio Vulcano e l’ingresso agli Inferi, chiamandola Forum Vulcani. Ne fa cenno anche Plinio il Vecchio, che la cita come Fontes Leucogei per le acque luminose e biancastre che tutt’oggi sgorgano. L’attività della Solfatara è sorvegliata da una rete di strumenti per monitorare le fasi del fenomeno del bradisismo, che fanno dell’intera area un laboratorio naturale di studi geologici. All’inizio del anni 2000, sono ricomparse le fondazioni di piccoli edifici, presumibilmente appartenenti agli impianti destinati agli avventori che venivano a curarsi nella Solfatara, come ritratto in alcune antiche incisioni della Solfatara. Il 12 settembre 2017, tre persone caddero all’interno di una voragine venutasi a creare in un’area interdetta, probabilmente a seguito delle intense precipitazioni dei giorni precedenti, provocandone la morte: l’intera area del cratere venne chiusa al pubblico e posta sotto sequestro.
Da LA REPUBBLICA “Le vittime sono padre, madre e figlio, originari di Torino vivevano in provincia di Venezia. Forse sopraffatti forse dalle esalazioni. Un bimbo di sette anni si salva. Un testimone: “Ho visto il bimbo correre piangendo”. In arrivo i nonni del piccolo sopravvissuto. Il vulcanologo: “Le precipitazioni intense possono determinare questi cedimenti” ”
Nel 2023 la Solfatara venne dissequestrata e affidata al Parco Regionale dei Campi Flegrei.